Counter-Strike Global Offensive: 10 consigli (e oltre 50 video-guide Youtube) per diventare più forti

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9. Peeking

Con il termine Peeking si intende la tecnica con la quale un giocatore si espone per pochi istanti con l’obiettivo di dare una rapida occhiata a quello che lo aspetta al di là di un angolo, porta, muro o altra protezione. Si tratta quindi di un modo per recuperare informazioni per sé e per i propri compagni, minimizzando nel contempo il rischio di essere colpiti o eliminati.

Esistono molteplici tipologie di Peeking in CS:GO, le quali sono state raggruppate e “codificate” dalla community di giocatori nelle seguenti categorie: ciascuna di esse mira a conseguire un obiettivo diverso.

  • Shoulder-Peeking: Il giocatore espone solo una piccola parte del proprio corpo (la spalla), per poi ritrarsi immediatamente. Il suo scopo principale è quello di attirare un colpo da parte di un possibile AWP o Scout in attesa, riuscendo così a determinare la sua presenza – o addirittura la sua posizione – senza essere colpiti. Si tratta del peeking più conservativo e meno rischioso, in quanto la velocità di esecuzione è tale da rendere molto difficile per l’avversario mettere a segno un colpo mortale: al tempo stesso ha comunque una grande utilità, in quanto consente di recuperare informazioni su come sono difesi – o non difesi – alcuni punti-chiave della mappa.
  • Jiggle-Peeking: Simile allo Shoulder-Peeking, con la differenza che l’esposizione del player è leggermente maggiore (quel tanto che basta per sparare un colpo) e che, per l’appunto, si spara subito prima di ritrarsi. Va inteso quindi come un mix tra lo Shoulder-Picking e una sorta di prefire di un singolo colpo. A differenza delle altre tipologie di peek, che non vanno assolutamente ripetuti, il jiggle-peeking può essere particolarmente efficace se viene effettuato due o tre volte di seguito in rapida successione, in quanto il singolo colpo che si spara può essere indirizzato con grande precisione verso la probabile posizione dell’avversario, costringendolo a ritrarsi oppure a rischiare grosso.
  • Close-Peeking: Molto simile al Jiggle-Peeking con la differenza che il giocatore che lo effettua, anziché ritrarsi, resta sul ciglio dell’angolo e risponde al fuoco con uno o più colpi. Si tratta senza ombra di dubbio del peek più rischioso di tutti, in quanto il giocatore – nonostante il riparo – si trova in una posizione che sarà con tutta probabilità già presidiata dai crosshair dei difensori (cfr. punto 7 di questa guida): per questo motivo, il Close-Peeking è generalmente sconsigliato se non durante un assalto di gruppo, possibilmente in combinazione con un Wide-Peek (vedi sotto).
  • Wide-Peeking: Il giocatore oltrepassa l’angolo, abbandonando la protezione ed esponendo quindi completamente il proprio corpo, subito prima di aprire il fuoco. E’ una tecnica nata per contrastare l’attitudine di molti player che, aspettandosi uno shoulder, jiggle o close-pick, posizionano il mirino a ridosso dell’angolo di uscita dell’avversario, che viene così “scavalcato” dal wide-peek. Questa tecnica è particolarmente indicata quando si attacca insieme ad altri compagni dallo stesso punto, in quanto genera una enorme pressione sui giocatori schierati a difesa: in quelle situazioni viene spesso eseguito come parte di una tattica di assalto che prevede un Close-Peek o Jiggle-Peek da parte di un altro compagno, nel tentativo di assicurare un trade di frag vantaggioso per gli attaccanti. Un altro grande vantaggio del wide-peeking è che, durando leggermente più degli altri, consente di prendere bene la mira rispetto al difensore. Inutile dire che, insieme al Close-Peeking, è il peek più rischioso di tutti, in quanto il rischio di essere colpiti è relativamente elevato, specialmente se c’è un giocatore esperto in attesa munito di AWP.

Anche stavolta propongo un video del prolifico Eric “adreN” Hoga, che approfondisce alcuni importanti aspetti di questa tecnica in modo a mio avviso estremamente chiaro ed efficace:

 

About Ryan

IT Project Manager, Web Interface Architect e Lead Developer di numerosi siti e servizi web ad alto traffico in Italia e in Europa. Dal 2010 si occupa anche della progettazione di App e giochi per dispositivi Android, iOS e Mobile Phone per conto di numerose società italiane.

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